CCNL LAPIDEO
Udite, udite, hanno finalmente firmato il ccnl lapideo! (Il ccnl per il settore lapideo disciplina il rapporto di lavoro di circa mille lavoratori del marmo…). 706! Tanti sono i CCNL presenti nel nostro Paese.
Perché? I motivi sono sicuramente molti ma tra questi uno salta subito all’occhio. Più sono i ccnl, più alto è il numero di funzionari sindacali e datoriali coinvolti. Come si diceva una volta, meglio “sindacare” che lavorare!
La proliferazione dei CCNL comporta per tutti l’incertezza delle regole e dei riferimenti. Per i lavoratori, specie nei settori più deboli e con bassa sindacalizzazione, questo significa una riduzione della protezione rispetto ad una retribuzione e una condizione di lavoro adeguate. Per le imprese rischia di far crescere i costi di regolazione del conflitto e peggiorare le performance.
Chi prima di tutto si oppone ad una semplificazione delle relazioni sindacali sono le burocrazie di entrambi i fronti. Nell’accordo sindacati-imprenditori-governo del 22 gennaio 2009 si disegnava la possibilità di una razionalizzazione del panorama dei contratti nazionali ma poi quell’accordo non ha mai trovato chi volesse davvero applicarlo.
Forse una nuova legge sulla rappresentanza potrebbe svolgere un ruolo in tal senso, ma soprattutto occorrerebbe un salto di qualità sia da parte datoriale che sindacale. Una classe dirigente matura si vede anche da questi passi concreti e possibili.