Dalla A alla Z per tornare ai fondamentali
Presentiamo con piacere il libro di Paolo Iacci, edito recentemente da Guerini Next e intitolato “L’alfabeto del leader”. Non può non sfuggire l’intento paradossale fin dal titolo. La classe dirigente italiana mostra parecchie pecche, tra le altre, la più grave, l’incapacità di una visione a lungo termine.
La crisi che sta attraversando non è solo economica ma anche di senso. Cioè di significati e di valori. Quelli forti come la responsabilità sociale, l’equità, l’etica, ecc. Iacci con il suo solito stile ironico e paradossale, avvalendosi di storie, aneddoti, pescati dalla storia, dalle leggende orientali, da episodi biblici, invita l’intera classe dirigente a tornare all’ABC. A riconsiderare, come dicono gli sportivi, i fondamentali.
lalfabeto-del-leaderUn libro divertente, che si legge con piacere e che i manager (non ancora leader o già leader) possono apprezzare, trovandovi spunti interessanti e utili.
Da parte nostra ci limitiamo a estrapolare dal libro di Iacci le sette caratteristiche delle persone (e delle organizzazioni) resilienti, non senza prima aver definito, grazie all’Autore, che cosa egli intende per “resilienti”.
Coloro che reagiscono meglio; infatti, quanti sono appassionati alle cose che fanno, mantengono curiosità, entusiasmo, «sense of humour», voglia di studiare e imparare, fanno esercizio fisico e hanno fede. Soprattutto, guardano avanti cercando la soluzione dei problemi senza attardarsi a cercare cause e attribuire colpe: sguardo rivolto al futuro e non al passato.
Ecco le sette caratteristiche:
• «Insight» o introspezione: la capacità «Insight» o introspezione: la capacità di esaminare se stesso, farsi le domande difficili e rispondersi con sincerità.
• Indipendenza: la capacità di mantenersi a una certa distanza, fisica ed emozionale, dai
problemi, ma senza isolarsi.
• Interazione: la capacità per stabilire rapporti intimi e soddisfacenti con altre persone.
• Iniziativa: la capacità di affrontare i problemi, capirli e riuscire a controllarli.
• Creatività: la capacità per creare ordine, bellezza e obiettivi partendo dal caos e dal disordine.
• Allegria: ci permette di relativizzare gli avvenimenti che ci colpiscono, evidenziandone gli aspetti positivi.
• Moralità: ci si riferisce a tutti i valori accettati da una società in un’epoca determinata e che ogni persona interiorizza nel corso della sua vita.
A queste l’Autore aggiungerebbe anche la possibilità del «sogno ad occhi aperti», inteso come ideale cui tendere. Un libro ricco di sollecitazioni quanto mai utili per chi riveste posizioni di responsabilità.
Per altri interessanti contributi sul tema delle Risorse Umane potete seguire il periodico di cui Iacci è direttore responsabile, HR Online.